L’effetto leva finanziaria è definibile come l’azione esercitata dalla politica finanziaria sulla redditività aziendale. In termini analitici, la leva finanziaria può essere misurata in due modi. Il primo di tipo moltiplicativo, il secondo, invece, di tipo additivo.
Con la modalità moltiplicativa l’effetto leva viene misurato tramite il prodotto tra rapporto di indebitamento (RI) e il tasso di incidenza della gestione finanziaria (IGF), misurato dal quoziente reddito di competenza su reddito operativo.
Leva Finanziaria Moltiplicativa = RI * IGF = CI/N * RCM/RO
Nel caso in cui tale prodotto sia maggiore di uno, l’impresa ha convenienza a indebitarsi, in caso negativo, invece, la politica finanziaria svolge un effetto negativo sulla redditività aziendale. Moltiplicando tale indice per il ROI si ottiene l’effetto complessivo sulla redditività operativa che poi dovrà essere rettificato degli effetti straordinari e fiscali.
La modalità additiva, invece, stima l’effetto leva finanziaria sommando al RONA la differenza tra quest’ultimo e il costo del debito oneroso (rd) moltiplicata per il rapporto di indebitamento, espresso, questa volta, come rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri.
Leva Finanziaria Additiva = (RONA – rd) * D/N
In questa configurazione, l’effetto leva è più evidente. Infatti, fino a quando il RONA risulta superiore al costo dei debiti (rd), la struttura finanziaria svolge un effetto positivo e risulta così conveniente.