Ricordiamo che la legislazione europea vieta l’erogazione di aiuti di stato alle aziende, ad eccezione di alcune aree. (art 87 Trattato di Amsterdam) In Italia tali zone sono: l’obiettivo 1, l’obiettivo 2, le aree c.d. “in phasing out” e le aree in deroga al trattato di Amsterdam secondo gli articoli 87/3.a, 87/3.b 87/3.c, ed il regime “de minimis”. Questo sono dunque le zone in cui è possibile erogare aiuti alle aziende senza infrangere il divieto della EU. In particolare la lettera c) del Trattato di Amsterdam stabilisce che possono essere considerati compatibili con il mercato comune “gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di alcune regioni economiche, semprechè non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse”. La prima distinzione che occorre fare, visto l’estrema differenza, è tra ob.1 ob.2 e phasing out da una parte, e le aree in deroga con il “de minimis” dall’altra. Le prime sono “aree depresse” in cui, sia le istituzioni italiane che l’Unione erogano fondi propri, fanno cioè parte delle zone dove vengono distribuiti i miliardi stanziati della UE. Le aree in deroga sono per l’appunto zone dove è possibile derogare al generale divieto di aiuto alle aziende, ed in particolare alla grande industria, in tali aree è possibile concedere contributi per una percentuale di aiuto più alta. Il de minimis è il contributo massimo, pari a 100.000 Euro, che può essere assegnato ad un’azienda, senza incorrere nel divieto generale, in qualsiasi parte del paese. Le aree in deroga sono più limitate di quelle depresse, ragion per cui, mentre nel meridione e nelle isole coincidono, nel centro-nord la situazione è più complessa, poiché vi sono territori inseriti nell’obiettivo 2, ma non ricompresi nell’area in deroga 87/3.c, ed altri considerate in deroga, ma non in obiettivo 2. Cerchiamo di descrivere le tre combinazioni possibili, e gli effetti pratici, specificando subito che le grandi aziende sono ammissibili solo nelle aree in deroga. Nelle zone situate contemporaneamente in area ob 2 e in deroga, si ha il doppio vantaggio di accedere a percentuali di aiuto maggiori (circa il 25% per le piccole aziende, meno per le medie e le grandi) e di avere accesso ai fondi comunitari. Nelle aree localizzate solo in obiettivo si ha accesso ai fondi comunitari, ma a percentuali inferiori , ovvero circa il 15%, oppure superiori ma con un contributo massimo, in de minimis, ovvero circa duecento milioni di Lire. Nei territori in deroga 87/3.c, ma fuori ob.2, si avrà la percentuale di aiuto massima consentita, ma con solo accesso a fondi nazionali, ciò vuol dire che si resterà esclusi da tutti i bandi dell’ob2, e si potrà concorrere ad una parte dei fondi di leggi quali la 488 o simili. Per vedere quali sino le aree in deroga, gli ob 1 e 2 scarica gli appositi file nella sezione finanziamenti.
AREE AGEVOLATE
da infoManager | Mag 18, 2020