Le B-Corp sono aziende che stanno riscrivendo il modo di fare impresa: la loro attività economica crea un impatto positivo su persone e ambiente, senza trascurare la generazione di profitto per gli shareholder.
Si è cominciato a parlare di B-Corp in tempi molto recenti nel Maryland quando, nel 2010, la definizione è entrata nell’impianto delle leggi dello Stato. Dallo stesso anno al 2015 sono 34 gli Stati Usa che hanno aderito, aggiornando le proprie leggi. In Italia sono state disciplinate dalla legge 208 del 28 dicembre 2015, entrata definitivamente in vigore il 1° gennaio del 2016, diventando così il primo Stato non americano a recepirle.
Le B-Corp riescono davvero a perseguire il loro di duplice obiettivo di generazione di profitto e di impatto sociale positivo? L’analisi condotta da Infomanager srl ha lo scopo di rispondere a tale domanda, prendendo in esame l’intero panorama delle B-Corporation italiane. In particolare, è stato elaborato per ogni azienda un confronto delle perfomance mediane in relazione al benchmark di settore (individuato attraverso il codice Ateco) su un arco temporale di 5 anni. L’obiettivo è quello di verificare come si comportano le B-Corp rispetto ai relativi settori in termini di perfomance reddituali, efficienza e stabilità finanziaria.
Osservando il grafico a linea che confronta il ROS delle B-Corp (linea blu) con il ROS del corrispondente settore di appartenenza (linea rossa), si può notare come le B-Corporation overperfomano il benchmark durante tutto il quinquennio.
Se si analizzano le perfomance dal punto di vista dei margini si giunge alla medesima conclusione. Infatti, osservando il grafico del valore aggiunto percentuale nell’arco dello stesso quinquennio, si nota come le B-Corp siano sempre migliori del rispettivo settore.
Per quanto riguarda l’efficienza è stato preso in esame il valore aggiunto per addetto in migliaia di euro. Il trend dell’indicatore relativo alle B-Corp si dimostra perfettamente in linea con quello dei rispettivi settori.
Dal punto di vista finanziario, il rapporto d’indebitamento delle B-Corp si dimostra più elevato rispetto a quello dei settori durante tutto il quinquennio. Il costante spread registrato potrebbe essere conseguenza del fatto che, le B-Corporation ottengono finanziamenti a tassi agevolati e sono quindi maggiormente incentivate ad accendere finanziamenti. Inoltre, il debito accumulato da esse è probabilmente legato agli importanti investimenti che il conseguimento della certificazione ha richiesto.
Risulta evidente quindi come le B-Corp riescano a generare impatto sociale positivo, senza perdere di vista l’obiettivo della creazione di valore per gli azionisti. Anzi, tali aziende hanno perfomance reddituali costantemente migliori rispetto al settore di appartenenza.
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